Un libro sull'attesa, ma anche sul servilismo, Drogo è un piccolo uomo che non sa pensare con la sua testa e prendere decisioni ferme, si fa inglobare dalla "sicurezza" di una vita scandita da ritmi, lontana da qualsiasi tentazione, cambiamento e dinamismo che lo potrebbero portare a decidere e a cambiare. In attesa di qualcosa che possa dare alla sua vita un senso, una morte da eroe o un solo dire "io c'ero". Posto poi chinare il capo ed essere deluso anche quando poteva essere almeno spettatore.
Il libro non mi è particolarmente piaciuto ma mi ha trasmesso quel senso di inadeguatezza, costrizione e mancanza di volontà.