Fynh liest reviewed Io non ho paura by Niccolò Ammaniti
Emozionante e davvero inquietante - Spannend und wirklich unheimlich
5 stars
Deutsche Version unten
Una storia davvero inquietante.
Il ragazzino Michele, nove anni, abitando in un paesino in campagna, mentre sta giocando con i amicǝ fa una scoperta paurosa: un'altro ragazzino che è sdraiato in un buco, sporco e non si muove. Michele non sa che il bambino è morto o vivo. E anche non sa che cosa deve fare. Gli adulti a cui vuole raccontarlo non l'ascoltano e sembrano comunque essere impagnati con le proprie manovre sinistre.
Michele fa la conclusione che il mondo è cattivo e lui stesso deve accudire all'affare. Ma non è un grande eroe che può risolvere ogni problema, bensì ancora un piccolo bambino che non ha un idea come trattare la situazione e che vuole semplicemente giocare con i amicǝ.
E è essatamente questo che fa la storia così emozionante e al tempo stesso inquietante. Noi viviamo la storia direttamente tra gli occhi di Michele …
Deutsche Version unten
Una storia davvero inquietante.
Il ragazzino Michele, nove anni, abitando in un paesino in campagna, mentre sta giocando con i amicǝ fa una scoperta paurosa: un'altro ragazzino che è sdraiato in un buco, sporco e non si muove. Michele non sa che il bambino è morto o vivo. E anche non sa che cosa deve fare. Gli adulti a cui vuole raccontarlo non l'ascoltano e sembrano comunque essere impagnati con le proprie manovre sinistre.
Michele fa la conclusione che il mondo è cattivo e lui stesso deve accudire all'affare. Ma non è un grande eroe che può risolvere ogni problema, bensì ancora un piccolo bambino che non ha un idea come trattare la situazione e che vuole semplicemente giocare con i amicǝ.
E è essatamente questo che fa la storia così emozionante e al tempo stesso inquietante. Noi viviamo la storia direttamente tra gli occhi di Michele e lui riempe le cose che non capisce con la sua ingenuità infantile e con la sua fantasia timorosa. E tuttavia è sempre di nuovo conftrontato con la realtà dolorosa.
E questa mistura della paura, ingenuità e fantasia infantile, del desiderio di un bambino di essere al sicuro e della realtà cattiva presenta davvero credibile l'autore. Per questo la storia è così coinvolgente e paurosa.
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Eine wirklich unheimliche Geschichte.
Der kleine junge Michele, neue Jahr alt und lebt in einem kleinen Dörfchen auf dem Land, macht beim Spielen mit seinen Freund*innen eine beängstigende Entdeckung: ein anderer kleiner Junge, der in einer Grube liegt, schmutzig und regungslos. Michele weiß nicht, ob das Kind tot oder lebendig ist. Und er weiß auch nicht, was er tun soll. Die Erwachsenen, denen er davon erzählen möchte, hören ihm nicht zu und scheinen sowieso mit ihren eigenen düsteren Machenschaften beschäftigt zu sein.
Michele kommt zu dem Entschluss, dass die Welt böse ist und er sich selbst um diese Angelegenheit kümmern muss. Aber er ist kein großer Held, der jedes Problem lösen kann, sondern immernoch ein kleiner Junge, der keine Ahnung hat, wie er mit der Situation umgehen soll und einfach nur mit seinen Freund*innen spielen möchte.
Und es ist genau das, was die Story so spannend und zugleich unheimlich macht. Wir erleben die Geschichte direkt durch die Augen von Michele und er füllt die Dinge, die er nicht versteht, mit seiner kindlichen Naivität und seiner ängstlichen Fantasie aus. Und wird dennoch immer wieder mit der bitteren Realität konfrontiert.
Und diese Mischung aus kindlicher Ängstlichkeit, Naivität und Fantasie, aus dem Wunsch eines Kindes, sich sicher zu fühlen, und aus der bösen Realität stellt der Autor wirklich glaubhaft dar. Deshalb ist die Geschichte so mitreißend und angsteinflößend.